andrea vitello

workshop di direzione per compositori

andrea vitello

workshop di direzione per compositori

direzione per compositori

Perché un compositore deve essere in grado di dirigere le proprie opere?

È un dato di fatto che la maggior parte dei compositori più noti di oggi sono anche direttori d’orchestra, alcuni dei quali limitano la propria attività alla loro musica, altri perseguono carriere parallele.

Negli ultimi anni musicisti come Oliver Knussen, Pierre Boulez, Krzysztof Penderecki, Peter Eötvös, John Adams, Tomas Adés hanno lavorato sia sul palco che fuori dal palco portando la loro musica al pubblico.

In passato, musicisti come Gustav Mahler, Richard Strauss, Leonard Bernstein hanno portato avanti entrambe le carriere ai massimi livelli e oggi fanno parte della storia della nostra tradizione musicale.

È noto che lo stesso Pierre Boulez iniziò a dirigere proprio perché non trovava direttori capaci o disposti a eseguire la sua musica come voleva. Probabilmente la storia della musica sarebbe stata diversa se non avesse iniziato a dirigere.

Per un compositore non è necessario avere una carriera come direttore d’orchestra, ma è assolutamente obbligatorio essere in grado di trasmettere la propria idea ai musicisti e la direzione d’orchestra è uno dei modi per farlo.

Il workshop affronterà tre punti pratici fondamentali:

  • tecniche di direzione
  • studio della partitura dal punto di vista del direttore
  • come trasferire la propria idea musicale agli esecutori

Il workshop avrà una durata di 5 ore, distribuita in 1 ora giornaliera.

Sono previste lezioni di gruppo e individuali, a seconda delle esigenze degli studenti.

ANDREA VITELLO

Andrea Vitello ottiene una fama internazionale grazie al suo CD Warner Classics con I Solisti della Scala, dirigendo le musiche di Igor Stravinsky, Peter Eötvös, Alessio Elia, Rita Ueda e Albertas Navickas, elogiato con parole quali: “esecuzione imponente” (Enrico Girardi, il Corriere della Sera), “altissimi standard di intonazione e fusione” e “splendidamente lirico e dettagliato” (Remy Franck, Pizzicato), “Favoloso” (Colin Clarke, Fanfare), “nitido e preciso” (Angelo Foletto, La Repubblica).

Lodato per la sua musicalità e la sua abile espressione sul podio, dopo una tournée italiana di grande successo con la Budapest Symphony Orchestra MAV che ha toccato sale come il Teatro Petruzzelli di Bari e la Sala Verdi di Milano, è stato invitato dall’ Orchestra Filarmonica di Nizza, Orchestra della Radio Televisione Nazionale Greca ERT, Orchestra Filarmonica di Sofia e dall’ Opera di Plovdiv.

Negli Stati Uniti ha diretto alla Carnegie Hall una straordinaria performance di Histoire du Soldat con l’attore John Palladino e ha eseguito “The Bronze Age” di Tristan Murail con l’ Argento ensemble al Dweck Center di Brooklyn.

In Russia ha debuttato con l’Orchestra Filarmonica di Khabarovsk iniziando subito una collaborazione con l’Orchestra da Camera “Solisti di Russia” che ha diretto in una straordinaria tournée conclusasi alla Filarmonica di Perm con un concerto trasmesso in tutta la Regione.

Musicista insolitamente versatile, come direttore artistico di eventi come il Concorso Antal Dorati di Budapest Andrea ha dimostrato il suo approccio innovativo alla programmazione e allo sviluppo del pubblico mescolando capolavori come “La mer” di Debussy e il “Concerto per orchestra” di Bartók con nuova musica di compositori emergenti e mettendo insieme sullo stesso palco musicisti come Peter Eötvös e Tamás Vásáry.

Appassionato interprete del repertorio contemporaneo, ha diretto circa 100 prime assolute di autori come Peter Eötvös, Tristan Murail, Oliver Schneller, Andrea Portera, Alessio Elia e altri giovani compositori.

Ha ottenuto due volte il premio “5 stelle” dalla rivista Musica per le sue registrazioni del Pierrot Lunaire di Schönberg (con la voce di Anna Clementi e il BIOS Ensemble) e dell’Ottetto di Eötvös (con I Solisti del Teatro alla Scala di Milano).

È spesso invitato come membro di giuria in concorsi internazionali di direzione d’orchestra quali European Union Conducting Competition, Almaty International Competition for Conductors, Giancarlo Facchinetti Competition for Contemporary Music.

DALLA STAMPA:

“Vitello ha ottenuto un fraseggio elegante, sostenuto da un ritmo solido che ha illuminato adeguatamente i fremiti passionali della musica, raggiungendo nell’Adagio momenti molto commoventi”
La Gazzetta de Mezzogiorno

“L’Ottetto per fiati di Stravinsky risplende per chiarezza raramente ascoltata nelle registrazioni passate”
Il Giornale della Musica

“Sotto la direzione di Andrea Vitello, I Solisti della Scala raggiungono i più alti standard di intonazione e fusione.”
Pizzicato Magazine

“Le sue esecuzioni si distinguono per gli equilibri raffinati e le idee originali sia sui tempi che sui fraseggi. Considero Andrea Vitello uno dei giovani direttori più interessanti della sua generazione”
Donato Renzetti

WORKSHOP DI DIREZIONE PER COMPOSITORI

Perché un compositore deve essere in grado di dirigere le proprie opere?

È un dato di fatto che la maggior parte dei compositori più noti di oggi sono anche direttori d’orchestra, alcuni dei quali limitano la propria attività alla loro musica, altri perseguono carriere parallele.

Negli ultimi anni musicisti come Oliver Knussen, Pierre Boulez, Krzysztof Penderecki, Peter Eötvös, John Adams, Tomas Adés hanno lavorato sia sul palco che fuori dal palco portando la loro musica al pubblico.

In passato, musicisti come Gustav Mahler, Richard Strauss, Leonard Bernstein hanno portato avanti entrambe le carriere ai massimi livelli e oggi fanno parte della storia della nostra tradizione musicale.

È noto che lo stesso Pierre Boulez iniziò a dirigere proprio perché non trovava direttori capaci o disposti a eseguire la sua musica come voleva. Probabilmente la storia della musica sarebbe stata diversa se non avesse iniziato a dirigere.

Per un compositore non è necessario avere una carriera come direttore d’orchestra, ma è assolutamente obbligatorio essere in grado di trasmettere la propria idea ai musicisti e la direzione d’orchestra è uno dei modi per farlo.

Il workshop affronterà tre punti pratici fondamentali:

  • tecniche di direzione
  • studio della partitura dal punto di vista del direttore
  • come trasferire la propria idea musicale agli esecutori

Il workshop avrà una durata di 5 ore, distribuita in 1 ora giornaliera.

Sono previste lezioni di gruppo e individuali, a seconda delle esigenze degli studenti.

ANDREA VITELLO

Andrea Vitello ottiene una fama internazionale grazie al suo CD Warner Classics con I Solisti della Scala, dirigendo le musiche di Igor Stravinsky, Peter Eötvös, Alessio Elia, Rita Ueda e Albertas Navickas, elogiato con parole quali: “esecuzione imponente” (Enrico Girardi, il Corriere della Sera), “altissimi standard di intonazione e fusione” e “splendidamente lirico e dettagliato” (Remy Franck, Pizzicato), “Favoloso” (Colin Clarke, Fanfare), “nitido e preciso” (Angelo Foletto, La Repubblica).

Lodato per la sua musicalità e la sua abile espressione sul podio, dopo una tournée italiana di grande successo con la Budapest Symphony Orchestra MAV che ha toccato sale come il Teatro Petruzzelli di Bari e la Sala Verdi di Milano, è stato invitato dall’ Orchestra Filarmonica di Nizza, Orchestra della Radio Televisione Nazionale Greca ERT, Orchestra Filarmonica di Sofia e dall’ Opera di Plovdiv.

Negli Stati Uniti ha diretto alla Carnegie Hall una straordinaria performance di Histoire du Soldat con l’attore John Palladino e ha eseguito “The Bronze Age” di Tristan Murail con l’ Argento ensemble al Dweck Center di Brooklyn.

In Russia ha debuttato con l’Orchestra Filarmonica di Khabarovsk iniziando subito una collaborazione con l’Orchestra da Camera “Solisti di Russia” che ha diretto in una straordinaria tournée conclusasi alla Filarmonica di Perm con un concerto trasmesso in tutta la Regione.

Musicista insolitamente versatile, come direttore artistico di eventi come il Concorso Antal Dorati di Budapest Andrea ha dimostrato il suo approccio innovativo alla programmazione e allo sviluppo del pubblico mescolando capolavori come “La mer” di Debussy e il “Concerto per orchestra” di Bartók con nuova musica di compositori emergenti e mettendo insieme sullo stesso palco musicisti come Peter Eötvös e Tamás Vásáry.

Appassionato interprete del repertorio contemporaneo, ha diretto circa 100 prime assolute di autori come Peter Eötvös, Tristan Murail, Oliver Schneller, Andrea Portera, Alessio Elia e altri giovani compositori.

Ha ottenuto due volte il premio “5 stelle” dalla rivista Musica per le sue registrazioni del Pierrot Lunaire di Schönberg (con la voce di Anna Clementi e il BIOS Ensemble) e dell’Ottetto di Eötvös (con I Solisti del Teatro alla Scala di Milano).

È spesso invitato come membro di giuria in concorsi internazionali di direzione d’orchestra quali European Union Conducting Competition, Almaty International Competition for Conductors, Giancarlo Facchinetti Competition for Contemporary Music.

DALLA STAMPA:

“Vitello ha ottenuto un fraseggio elegante, sostenuto da un ritmo solido che ha illuminato adeguatamente i fremiti passionali della musica, raggiungendo nell’Adagio momenti molto commoventi”
La Gazzetta de Mezzogiorno

“L’Ottetto per fiati di Stravinsky risplende per chiarezza raramente ascoltata nelle registrazioni passate”
Il Giornale della Musica

“Sotto la direzione di Andrea Vitello, I Solisti della Scala raggiungono i più alti standard di intonazione e fusione.”
Pizzicato Magazine

“Le sue esecuzioni si distinguono per gli equilibri raffinati e le idee originali sia sui tempi che sui fraseggi. Considero Andrea Vitello uno dei giovani direttori più interessanti della sua generazione”
Donato Renzetti

Per cause di forza maggiore Florence Composition Factory 2023 è postposto al prossimo autunno, le nuove date verranno pubblicate al più presto.

Due to force majeure, Florence Composition Factory 2023 is postponed to next Autumn, the new dates will be published soon.